Di seguito troverai una guida completa e molto approfondita su come pulire casa dopo ristrutturazione. L’articolo è suddiviso in più sezioni tematiche, ciascuna dedicata a un aspetto chiave di questa operazione impegnativa ma fondamentale. Verranno fornite informazioni, consigli e risposte alle domande più comuni, come “Come togliere la polvere dai muri dopo la ristrutturazione?”, “Come pulire il pavimento dalla polvere dei muratori?”, “Come togliere la patina di cemento dal pavimento?”, “Si puliscono prima i mobili o il pavimento?”, “Come pulire il gres porcellanato dopo la ristrutturazione?”, “Come pulire il gres porcellanato a fine cantiere?”, “Come pulire i residui di pittura?”, “Come togliere la patina opaca dal pavimento?”, “Come togliere la pittura secca dal pavimento?”, “Come posso pulire i vetri dopo una ristrutturazione?”, “Come togliere il cemento indurito dalle piastrelle?”, “Quanto costano le pulizie post cantiere?”, “Quando è meglio pulire: prima o dopo l’arrivo dei mobili?” e molto altro ancora.
Preparati a una lettura corposa in cui ogni dettaglio sarà sviscerato e corredato da suggerimenti pratici, così da fornirti un vero e proprio vademecum per affrontare con serenità la fase di pulizia post ristrutturazione.
Dopo i lavori di ristrutturazione, la casa si presenta inevitabilmente in uno stato di disordine e sporcizia eccezionale: polvere ovunque (persino nei posti più impensabili), macchie di vernice, residui di calcestruzzo, chiazze di malta o cemento secco e così via. Se non si esegue una pulizia accurata, non solo l’abitazione non sarà esteticamente gradevole, ma potrebbero anche insorgere problemi di salute (a causa delle polveri sottili e dei residui chimici) e di deterioramento delle superfici.
Inoltre, molti materiali da costruzione (vernici, collanti, stucchi) rilasciano polveri e composti che continuano a disperdersi nell’ambiente per settimane, se non mesi, dopo la fine dei lavori. Ecco perché è essenziale intervenire tempestivamente e con il giusto metodo.
La fase di pulizia post cantiere non va sottovalutata nemmeno in termini di costi: se si attende troppo a lungo, i residui di pittura e di cemento potrebbero diventare ostinati da rimuovere, comportando un impegno maggiore di tempo (e denaro, se ci si affida a una ditta specializzata). Inoltre, alcune superfici, come il parquet o il gres porcellanato, potrebbero danneggiarsi definitivamente.
Questa domanda è cruciale. Di solito si consiglia di effettuare la pulizia post cantiere prima di inserire i mobili, così da poter agire liberamente su tutte le superfici e negli angoli nascosti, evitando di graffiare o danneggiare gli arredi nuovi. Tuttavia, in alcuni casi i mobili arrivano già montati per ragioni logistiche o di tempistiche di consegna. In tal caso, sarà necessario proteggerli accuratamente con teli e cartoni spessi, avendo cura di pulire a fondo anche gli spazi dietro di essi.
Prima di iniziare a spostarsi come trottole per la casa, è fondamentale creare un piano d’azione. Ecco alcuni suggerimenti:
Il cantiere, anche se formalmente chiuso, può presentare cavi, attrezzi o zone non completamente finite. Assicurati di lavorare in sicurezza, segnalando eventuali punti pericolosi e procedendo con cautela se ci sono scale o ponteggi mobili. La prudenza è fondamentale per evitare incidenti.
La polvere è senza dubbio il nemico numero uno dopo una ristrutturazione. Sebbene la gravità faccia scendere molto sporco sui pavimenti, c’è sempre una gran quantità di particelle che si depositano sui muri e, addirittura, sui soffitti.
Sebbene la domanda si riferisca al pavimento, è collegata alla pulizia dei muri: prima di pulire a fondo il pavimento, è consigliabile eliminare la polvere dalle pareti e dal soffitto per evitare che questa ricada sul pavimento appena lavato. Quindi la sequenza ottimale prevede: spolverata dei muri, aspirapolvere su muri e soffitti, passaggio al pavimento.
Uno dei momenti più delicati del post cantiere è la rimozione della polvere pesante e grossolana che si deposita sui pavimenti. Se non si agisce con la giusta tecnica, si rischia di graffiare o opacizzare il rivestimento, specialmente se si tratta di gres porcellanato, marmo o parquet.
Dopo aver rimosso il grosso, prepara un secchio d’acqua tiepida con un detergente neutro o specifico per il tipo di pavimento. Se il pavimento è in parquet, utilizza un prodotto dedicato al legno e strizza molto bene il panno per non bagnarlo eccessivamente. Per il gres porcellanato, invece, è possibile optare per detergenti più sgrassanti, purché non lasciati agire troppo a lungo.
Fughe: la polvere tende a depositarsi nelle fughe. Puoi usare una spazzolina con setole rigide per pulirle a fondo, o un vaporetto se le fughe presentano residui di cemento o stucco.
Angoli e battiscopa: non trascurare gli spazi dietro ai mobili (se già installati) e gli angoli nascosti, dove la polvere può accumularsi.
La patina di cemento o “efflorescenza” è un velo bianco-grigiastro che si può formare sul pavimento dopo i lavori di ristrutturazione, quando l’acqua reagisce con i sali di cemento o con lo stucco delle fughe. Questa patina opaca rende i pavimenti spenti e, se non trattata, potrebbe diventare permanente.
Esistono in commercio detergenti denominati “disincrostanti acidi” o “pulitori post-cantiere” formulati apposta per rimuovere la patina di cemento. Di solito contengono acido fosforico o altri acidi tamponati, abbastanza potenti da sciogliere i residui di cemento ma studiati per non danneggiare il gres porcellanato.
Spesso, quando si arriva al momento di rimettere in ordine la casa dopo la ristrutturazione, ci si chiede: “Si puliscono prima i mobili o il pavimento?”. La risposta dipende in parte dallo stato dell’ambiente e dalla presenza o meno di mobili già posizionati.
Se hai la possibilità di evitare che i mobili entrino in contatto con la polvere di cantiere, è meglio pulire prima il pavimento e poi procedere con la collocazione o la pulizia finale dei mobili. In questo modo, non dovrai spostare continuamente gli arredi e potrai rimuovere agevolmente macchie e polveri.
Spesso, per motivi di tempistiche, i mobili sono già in casa. In tale situazione, dovrai:
Dopo aver sistemato i mobili, è consigliabile un ultimo passaggio leggero sul pavimento, soprattutto se, durante la movimentazione, si è sollevata nuova polvere. Se si tratta di piccoli arredi (come tavolini o sedie), potrai spostarli agilmente durante la pulizia; per i mobili grandi o le cucine già montate, dovrai lavorare con più cura, raggiungendo gli angoli con spazzole e panni.
Il gres porcellanato è uno dei materiali più diffusi nelle case moderne grazie alla sua resistenza, all’ampia varietà di finiture e alla facilità di manutenzione. Tuttavia, dopo una ristrutturazione, potrebbero comparire aloni, patine o macchie difficili da eliminare con una semplice passata di acqua e detergente neutro.
Dopo la grande
pulizia post ristrutturazione, il gres porcellanato va mantenuto con detergenti non aggressivi e senza cere (che creerebbero uno strato che intrappola lo sporco). Al massimo, si possono usare prodotti specifici lucida-gres, ma con moderazione e seguendo le istruzioni.
Anche con le migliori precauzioni (teli, nastro adesivo, protezioni), è facile che qualche goccia di vernice finisca sul pavimento o su altre superfici. Ecco come gestire i residui di pittura, soprattutto seccati.
Più difficile da rimuovere, poiché resiste all’acqua. Puoi usare:
L’importante è intervenire con delicatezza per non danneggiare la superficie sottostante.
Dopo la ristrutturazione, è comune ritrovarsi con un pavimento che sembra perennemente opaco o con aloni che non scompaiono nemmeno dopo ripetuti lavaggi. Questa “patina opaca” può derivare da vari fattori: residui di detergenti non sciacquati bene, uso di prodotti non adatti, depositi di calcare in presenza di acqua dura o, come già visto, tracce di cemento.
Per evitare la ricomparsa della patina opaca, utilizza sempre prodotti consoni al tipo di pavimento, controlla la dose consigliata dal produttore e ricorda che spesso “meno detergente” equivale a “meno residui”. Sempre meglio due passaggi con poco detergente che uno solo con tanto prodotto.
Le finestre e i vetri, soprattutto se presenti in cantieri dove si è tinteggiato o stuccato, possono ricoprirsi di polvere, goccioline di vernice o tracce di silicone. Pulirli in modo efficace richiede un po’ di pazienza e gli strumenti giusti, per evitare aloni o graffi.
Evitare giornali: il vecchio trucco del quotidiano può funzionare, ma l’inchiostro potrebbe macchiare ulteriormente, e la carta può graffiare se sul vetro ci sono residui duri.
Non pulire al sole diretto: il detergente evapora troppo in fretta, lasciando aloni. Meglio farlo in una giornata nuvolosa o nelle ore meno calde.
Il cemento indurito sulle piastrelle è una delle sfide più difficili. Se le gocce di cemento, malta o stucco sono seccate, possono essersi aggrappate alla superficie. Tuttavia, è possibile rimuoverle con le tecniche giuste:
Usa un raschietto a lama piatta (es. quelli per il vetro) oppure una spatola in plastica rigida. Procedi con movimenti orizzontali, senza forzare troppo per non graffiare la piastrella.
Dopo aver rimosso il cemento, sciacqua la zona con acqua pulita, asciuga e verifica che non siano rimaste tracce. Se la piastrella presenta solchi o venature, controlla attentamente le fughe o i rilievi.
La domanda “Quanto costano le pulizie post cantiere?” è inevitabile quando non si ha il tempo o la voglia di fare tutto da soli e si preferisce affidare il lavoro a una ditta specializzata.
Sebbene i prezzi varino da regione a regione, in genere si può parlare di:
5-8 euro/mq per una pulizia post cantiere standard, in un appartamento mediamente sporco e di facile accesso.
8-15 euro/mq o più per casi complicati (residui di cemento e pittura molto estesi, altezze difficili, grandi superfici vetrate, materiali particolarmente delicati).
Talvolta le imprese di pulizie a Roma propongono pacchetti forfettari, soprattutto per piccoli ambienti o per pulizie urgenti. Conviene sempre chiedere più preventivi, valutare le recensioni e chiarire nel dettaglio quali operazioni verranno eseguite (pulizia di pavimenti, vetri, bagni, eventuali mobili, etc.).
Abbiamo già accennato in parte a questo quesito, ma merita un approfondimento.
In molti casi, si opta per una grande pulizia pre-arredo (per rimuovere il grosso di cemento, vernice e polvere) e una pulizia di rifinitura dopo aver posizionato i mobili. Così si garantisce che, al termine, ogni centimetro della casa sia effettivamente pulito e privo di tracce di cantiere.
La pulizia casa dopo la ristrutturazione è un processo che richiede tempo, pianificazione e prodotti adeguati. Dalle pareti ai pavimenti, dai vetri alle fughe, ogni superficie va trattata con cura per evitare di lasciare macchie o di danneggiare i materiali. Ricapitoliamo i punti principali:
Speriamo che questa guida completa (ricca di informazioni, suggerimenti e riferimenti a “Come pulire casa dopo ristrutturazione?”, “Come togliere la polvere dai muri dopo la ristrutturazione?”, “Come pulire il pavimento dalla polvere dei muratori?”, “Come togliere la patina di cemento dal pavimento?”, “Come pulire il gres porcellanato dopo la ristrutturazione?”, “Come pulire i residui di pittura?” e molte altre domande) ti abbia fornito tutti gli spunti necessari per affrontare con maggiore serenità e competenza questa sfida.
La soddisfazione di vedere la propria casa tornare a splendere dopo settimane o mesi di lavori è impagabile, e seguendo i consigli riportati, potrai ottenere un risultato professionale anche se decidi di fare tutto da solo. Buon lavoro e buona pulizia post cantiere!
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